Tante idee all’Ikea di Catania. Confusione a non finire.

marzo 20th, 20119:45 am @ Wedding Planner in Sicilia


Ikea Catania SiciliaE’ stata una grande impresa arrivare all’Ikea di Catania.   Attenzione allo svincolo, se vi distraete sarà una grande impresa ritornare indietro. Ebbene per chi proviene dalla tangenziale da Catania e supera lo svincolo rischia di arrivare fino a Lentini,  il primo disponibile per tornare indietro. Ebbene no. Lo svincolo non ha nessuna indicazione direzione Catania,  puoi solo proseguire per Ragusa o Siracusa attraverso la statale. Quindi devi proseguire dritto, io ho preso direzione Lentini -Ragusa, a primo incrocio utile ho preso a destra per evitare la inversione ad U, ed ho dovuto rifare la vecchia statale piena di curve che da Lentini porta a Catania, fra escort e camion della spazzatura. E’ assurdo che l’Anas non ha previsto l’inversione di marcia allo svincolo di Lentini. Esiste solo la striscia continua che non ti permette di tagliare la carreggiata. Per farla breve 45 minuti di auto in più. Ore 10.45 arrivo all’Ikea. Una fila a singhiozzo mi attendeva all’entrata. Lo scoraggiamento mi assaliva dappertutto. Alcuni andavano vià al commetto “qui bisogna venire fra 6 mesi”. Non mi faccio influenzare.  Finalmente riesco ad entrare. Da buon cliente Ikea, mi armo di matita, metro, e foglio ove appuntare i codici dei prodotti che mi interessano. Un formicaio si apriva alla vista. Ovunque borse gialle,  e fra spintoni, bimbi che piangono, il panico mi assaliva. Inizio a fare confidenza con la confusione, gli occhi si abituano alle interruzioni di visuale sollecitati dal passaggio continuo dei visitatori.  Tutti i dialetti siciliani concentrati in un solo posto.  Ho redatto la classifica dei dialetti più ascoltati: al primo posto il dialetto palermitano,  a seguire il  catanese, il messinese, il siracusano, il trapanese, il ragusano. Tante lingue provinciali  per il singolo  dialetto siciliano.  Finalmente riesco a concentrarmi, guardo osservo. Niente troppa confusione.  Sembrava una festa di paese, una processione attorno ad un unico spazio. Un museo di design contemporaneo da paragonare a tutto quello che si possiede in casa. “La mia cucina è più bella, i materiali non sono eccellenti, non ha niente a che fare con il design italiano , guarda quel letto è lo stesso  di quello di mia cugina Anna, che meraviglia” questi erano i commenti più comuni. C’era anche chi scopriva gli altarini di alcuni amici o negozianti. Ecco dove ha arredato lo studio l’ingegnere, ecco dove ha comparato il salotto la mia vicina di casa erano le esclamazioni più frequenti. Altri, in pochi per la verità, conoscono al dettaglio la filosofia di Ikea.  Visionare il prodotto, appuntarsi tutti i componenti e codici, scendere in magazzino, verificarne la disponibilità, individuare la fila e la posizione, prelevare il pacco, recarsi alla cassa veloce, scannerizzare i codici a barre, pagare con bancomat o carta di credito, caricare tutto in macchina o in furgone noleggiato dalla stessa Ikea, recarsi a casa , scaricare, montare il nostro bell’ acquisto svedese.
Finalmente arrivo nella zona food. Ore 12.10, Sollecitata dai profumi  la fame si fa sentire , ma prima ho  voglia di fumarmi una sigaretta. Trovo una stanzetta, tutto a vetro, di quasi 4 mq dedicata ai fumatori. Una gabbia dove rinchiudere gli irriducibili e metterli in mostra ai clienti del ristorante self service mezzo svedese e mezzo italiano. Ore 13. 10 decido di pranzare. Ancora attesa, circa 10 minuti e poi fila indiana a scegliere fra tortellini al ragù al prezzo di 3,40 e salmone. Accedo anche allo sconto grazie alla family card che avevo precedentemente richiesto via web.
Eccomi finalmente al pianterreno, mi munisco di carrello, e attraverso i vari settori, fra piatti, e padelle, tende e cuscini fino al reparto illuminazione. E’ in questi reparti che ottengo alcune illuminazioni. Piccoli dettagli quali lampade, candele, e cuscini che possono arricchire in modo determinante gli spazi  prescelti per l’intrattenimento degli ospiti del matrimonio. Vasi e portacandele di ogni tipo e di ogni altezza. Lampadari e paraluci di ogni forma e colore. Ecco che la fantasia e la creatività inizia viaggiare. A fine mattinata ho deciso di acquistare solo delle piccole mensole, da abbinare alla mia cucina. Con grande sconforto apprendo dall’ info point telematico che il prodotto è esaurito. Bisogna attendere 10 giorni.
Complimenti agli uomini e alle donne che lavorano in Ikea. Nonostante  la folla e  lo stress continuo, sono gentili, e sorridenti. Ore 14.22 finalmente fuori. Piove, salgo in macchina e volo  a realizzare  una intervista televisiva ad un amico stilista,  si partecipa  ad un concorso per stilisti emergenti indetto dalla rivista di moda Vogue.
Ikea Catania web

Ikea Catania

Pin It